Villa Lante – Bagnaia
Fuori del recinto del giardino di Villa Lante è la Fontana del Pegaso, formata da una grande vasca ovale con al centro il cavallo alato, da cui prende il nome, con un fondale a parete ricurva coronata da una balaustra a colonnine.
Sulla parete di fondo i busti delle nove muse. Al centro della vasca quattro amorini emergenti dall’acqua dando fiato ad una tromba mandano zampilli verso Pegaso in atto di far sgorgare acqua da una roccia con un colpo di zoccolo.
Il giardino all’italiana, a disegno geometrico, risale scenograficamente il pendio della collina. Al centro del quadrato antistante gli edifici è la monumentale Fontana del Quadrato che ha al centro un triplice cerchio di vasche sormontate dal gruppo dei Quattro Mori, opera attribuita a Taddeo Landini.
Nel fondo sono le due Palazzine, eleganti costruzioni simmetriche aperte al piano terra da logge a tre grandi arcate ciascuna. La prima delle due costruzioni ha nella loggia pareti affrescate con vedute delle maggiori ville cinquecentesche laziali e la volta con dipinti e grottesche di Raffaellino da Reggio. Nell’interno, le Stanze della Caccia e della Pesca sono affrescate con paesaggi di Antonio Tempesta. Al primo piano, una serie di stanze, una cappellina e opere come l’Annunciazione di Ridolfo del Ghirlandaio, cartoni per arazzi del Romanelli. L’altra palazzina ha nella loggia pitture prospettiche e quadri con vedute di marine di Agostino Tassi. Nel salone al primo piano, il soffitto scompartito in quadri rettangolari e ovali con divinità femminili è opera del Cavalier d’Arpino. A lato del salone una serie di stanze minori tra cui una dal ricco soffitto in stucco e stemma del Cardinal Montalto, con quattro scene di Storie di Mosè.
A monte delle palazzine, lungo le pendici della collina, continua il giardino ordinato lungo un asse prospettico costituito da una serie di fontane: la Fontana dei Lumini, formata da 70 getti d’acqua sgorganti da piccole tazze e, ai lati, le Grotte di Venere e di Nettuno. Sul ripiano seguente è la Mensa del Cardinale (o Fontana della Tavola), lunga tavola di pietra per conviti all’aperto in cui scorre acqua e, sul fondo, la Fontana dei Giganti con due colossali statue di fiumi che la ornano e nella quale sfocia l’acqua proveniente dalla Fontana della Catena, conformata a chele di gambero (emblema del Cardinale Gambara) a costituire una catena d’acqua cristallina. Quindi si incontrano la Fontana dei Delfini circondata da siepi di bosso e le Fontane del Diluvio o Monte della Pioggia con l’acqua che sgorga da una grotta; ai lati le Logge delle Muse.