Saturnia
Conosciuta a livello mondiale per le sue terme di acqua solfurea dalle indubbie proprietà curative, Saturnia è uno dei borghi più belli della Maremma toscana. Il paese ha origini molto antiche che si perdono nella storia, numerosi ritrovamenti testimoniano infatti come il territorio fosse abitato ancora prima dell’arrivo del popolo etrusco.
L’acqua termale di Saturnia ha forti proprietà curative, anche grazie alla presenza di “plancton termale”; nel complesso vengono offerte cure per le più diverse patologie: artropatie, malattie della cute, disturbi dell’apparato dello stomaco e dell’apparato circolatorio e infiammazioni dell’apparato respiratorio, curate grazie alle inalazioni.
Di particolare interesse è Bagno Santo, antico insediamento sacro, che sorge a pochi chilometri da Saturnia, e che ancora oggi vede al presenza di resti di templi e luoghi di preghiera; con molta probabilità la sacralità di questo luogo spinse gli etruschi a costruirvi nelle immediate vicinanze l’originario insediamento di Saturnia.
Altrettanto conosciute sono le famose Cascate del Mulino, particolari perché formatesi naturalmente, ogni giorno ospitano numerosi amanti delle acque termali; sono frequentate sia in estate che in inverno perché alimentate da un piccolo torrente che assicura la presenza di acqua sulfurea termale.
Di particolare interesse è anche un’altra piccola sorgente chiamata “le Caldine”, distante qualche chilometro da Saturnia, si presenta come un piccolo torrente di acqua calda che origina una vasca di dimensioni ridotte all’interno di un prato, una volta usato dai contadini ma oggi è in disuso e destinato al pascolo.
Oltre alle famose terme, Saturnia ospita monumenti ed edifici di particolare bellezza che, con la loro presenza raccontano e testimoniano le antiche dominazioni e la storia di questo luogo. All’interno della cittadina maremmana troviamo la Chiesa di Santa Maria Maddalena, che fu costruita durante il Medioevo sui resti di un antico tempio religioso romano e ristrutturata alcuni secoli dopo e il Palazzo Panciatichi-Ximeses, dimora dei governatori della cittadina.